Boccadasse

Nella parte più a levante di Corso Italia è situato il vecchio borgo di pescatori Boccadasse. Un quartiere nel quartiere, o, se vogliamo, un borgo antico in un quartiere moderno. Boccadasse è un piccolo punto della città che i genovesi amano proprio per come è rimasto incontaminato nonostante il passare degli anni. A Boccadasse sembra infatti di tornare indietro nel tempo, non ci sono stabilimenti balneari, non si sentono i rumori della automobili, c'e' la piazzetta, ci sono le barche dei pescatori, la spiaggetta e il panorama sul promontorio di Portofino. L'antico borgo marinaro appare intatto, con le creuze che si inerpicano da un lato per poi ridiscendere a Vernazzola dall'altra parte. Dove Corso Italia incontra via Cavallotti, girando intorno alla chiesa si raggiunge il belvedere Firpo che sovrasta il borgo marinaro e dal quale si può godere questo spettacolo d'altri tempi. La piazzetta sul retro della chiesa e il belvedere sono completamente ristrutturati dopo il maquillage in occasione dei lavori per il G8 a Genova. Oggi il borgo appare al visitatore come un borgo di pescatori di un altro tempo, circondato dal contesto cittadino. Sembra finto, ma invece è ancora tutto vero ed infatti ancora oggi è presente una piccola flotta di barche di pescatori che continua la propria attività secolare. La nascita del borgo sembra sia dovuta ad alcuni pescatori spagnoli che, trovandosi in difficoltà nel mare in tempesta, trovarono riparo in questa insenatura stabilendosi qui e fondando il borgo. Anche l'origine del nome sembra alludere alla forma della baia a forma di bocca d'asino (bucca d'ase in dialetto genovese). Oggi Boccadasse vive non solo di pesca ma anche grazie alle piccole gallerie d'arte, alle gelaterie, ai ristoranti ed ai suoi scogli in cui giovani e meno giovani si fermano a prendere il sole. Il Borgo è protetto dall'alto dalla Chiesa (Santuario) di Sant'Antonio come dimostrano le navi appese alle sue navate e gli Ex Voto presenti al suo interno.