CENTRO CITTà
EVENTI E APPUNTAMENTI

Amleto in farsa e tragedia
Arca azzurra Teatro
ATTO I – AMLETO BRUSCELLO
Orazio Andrea Castagnoli
Amleto Maurizio Lombardi
Re Dimitri Frosali
Regina Giuliana Colzi
Marcello Alessio Venturini
Bernardo Dimirti Frosali
Spettro Massimo Salvianti

ATTO II – I CRUCCI DEL SIGNOR POLONIO E DI SUA FIGLIA OFELIA
Ofelia Lucia Socci
Laerte Alessio Venturini
Polonio Massimo Salvianti
Rinaldo, Re Andrea Costagnoli
Amleto Dimitri Frosali
Becchini Maurizio Lombardi
Regina Giuliana Colzi

Regia Ugo Chiti
Scene Daniele Spisa
Costumi Lucia Socci
Luci e attrezz.Marco Messeri

A Genova arriva l’Amleto secondo Ugo Chiti. Il regista che da vent’anni guida l’Arca Azzurra anche come “drammaturg” ha rielaborato sapientemente una delle opere più celebri del drammaturgo più grande della storia inglese facendolo diventare uno spettacolo fresco, divertente e brillante alla portata di tutti i tipi di pubblico. Eliminato il monologo più famoso dell’Amleto (“To be or not to be”, “essere o non essere”) il pubblico non è più chiamato alla fatica cerebrale del confronto con interrogativi alti, importate nell’opera espressioni gergali (il “Basta cazzeggiare!” messo in bocca allo spettro) del nostro tempo e battute sicuramente impensabili all’epoca di Shakespeare (“Tu non sei a teatro” detto da Polonio alla figlia Ofelia), l’opera si presenta trasfigurata e decisamente ringiovanita risultando certamente piacevole anche per un pubblico adolescente.
Ugo Chiti appare sapere che la gente di oggi apprezza, purtroppo, di più il cinema e non è più particolarmente avvezza al Teatro e concentra tutto nell’ora e mezza di uno spettacolo breve ma intenso che cerca il coinvolgimento non solo emotivo del pubblico anche mediante entrate dalla platea e monologhi di qualche protagonista direttamente rivolti al pubblico. La grande originalità di chi ha ideato lo spettacolo fa molto, e la singolare bravura degli interpreti fa il resto; e così il coinvolgimento riesce in pieno, lasciando ai presenti la voglia di godersi ancora qualche scena, e la curiosità di approfondire aspetti, episodi e fatti, che il regista ha deciso di non porre sul palco sotto l’occhio indiscreto dello spettatore.

Francesco Ristori