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EVENTI E APPUNTAMENTI

“Con la nuova Intesa Stato-Chiesa cambia il rapporto tra istituzioni ecclesiastiche e patrimonio culturale. Un nuovo scenario nel quale indirizzi della Sovrintendenza ed esigenze del mondo ecclesiastico devono coniugarsi per un obiettivo comune: la tutela dei beni culturali ecclesiastici”. È questo in sintesi il messaggio lanciato nel Convegno “La conservazione dei Beni Culturali Ecclesiastici: adeguamento liturgico e qualità della progettazione” organizzato dal Gruppo Restaurea presso l’Agenzia delle Entrate di via Fiume 2, nel centro di Genova, nel pomeriggio di venerdì 18 novembre 05. L’incontro, moderato dall’Arch. Cesare Feiffer, ha visto la partecipazione di qualificati relatori che anno affrontato le tematiche con un approccio a 360°. Molto interessante l’intervento di Mons. Luciano Vindrola, presidente nazionale FACI: “Negli ultimi 30 anni ci sono state rilevanti trasformazioni da parte delle comunità ecclesiastiche nel modo di valutare il patrimonio culturale. C’è stato un passaggio di competenze dagli uffici amministrativi a quelli per i Beni culturali e soprattutto si è diffusa una nuova mentalità che guarda non solo alla conservazione del bene ma anche alla sua valorizzazione. In Italia oltre il 70% del patrimonio è di proprietà della Chiesa, anche di quelle più sperdute e piccole che spesso non ne sono neppure consapevoli. È ormai fondamentale un’inventarizzazione analitica e completa del patrimonio per poter pensare a restauri che non siano approssimativi e devastanti”. In merito di restauro, puntuale ed esaustivo l’intervento del Sovrintendente di Genova Arch. Giorgio Rossini: “Le necessità degli edifici ecclesiastici relativamente all’adeguamento agli impianti tecnologici sono vastissime, dagli impianti elettrici a quelli di riscaldamento. Ritengo che valga la pena approfondire la validità e l’efficacia degli adeguamenti degli spazi ecclesiastici, l’introduzione e l’uso di moderni impianti tecnici e le conseguenze di questi sulla tutela delle superfici”. Il dibattito in seno al convegno si è fatto particolarmente interessante soprattutto quando si è parlato della Legge sul Mecenatismo: “Si tratta –ha spiegato il dr. Sergio De Dea-, di un’importante opportunità per le imprese e i privati per trovare fondi per il restauro. Con questa legge si ottengono sgravi fiscali che in media si aggirano sul 33% e si può contare su risorse, stimate lo scorso anno, in oltre 135 milioni di euro ancora sotto utilizzate. Un altro elemento qualificate di quest’opportunità è che per accedervi non è indispensabile restaurare opere di rilevante valore storico-artistico. Purtroppo, ed è stato chiarito con una disposizione di legge, sono esclusi dall’accesso a questa legge i beni ecclesiastici. Un’esclusione gravissima, soprattutto in considerazione della vastità del patrimonio ecclesiastico e delle difficoltà che, in modo particolare, i parroci di piccole parrocchie, hanno per restaurare, conservare e valorizzare i beni”. Interessante anche l’intervento dell’arch. Paolo Torsello che ha portato esempi concreti sugli orientamenti attuali di conservazione. Il prossimo appuntamento con i convegni del Gruppo Restaurea è per la primavera del 2006 in Emilia Romagna.

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