Lanciato a Genova il nuovo sistema multimediale IBVA Il concetto, diciamo la verità, è più semplice di quello che si pensi. E poi Julyo D’Agostino (NELLA FOTO), musicista ma soprattutto artista multimediale ideatore del geniale sistema Photosonic Guitar che trasforma i suoni degli strumenti a corda in colori ben definiti, lo spiega in maniera davvero molto semplice. E fa sembrare semplice anche il futurista sistema IBVA, ideato dal suo amico giapponese Masahiro Kahata, inventore di questa particolare interfaccia hardware/software che permette di tradurre anche i pensieri in suoni e colori. “Tramite una fascia legata in fronte, proprio come per fare un encefalogramma – spiega Julyo – tutte le forme d’onda del tuo pensiero vengono usate per creare immagini e suoni. Una sorta di macchina del pensiero che crea una mappatura di quello che noi pensiamo, ad una frequenza specifica, che viene fuori in forme e colori. Se ti colleghi mentre dormi, puoi vedere i tuoi sogni a colori”. Affascinante nuova sperimentazione di arte davvero multimediale, questa IBVA, che dopo i successi ottenuti a New York e in Giappone, ora Julyo ha deciso di lanciare anche in Italia partendo da Genova, sua città natale e molto amata, anche se ormai lui vive quasi stabilmente a New York, e più precisamente nel Lower East Side, a Manhattan. “Il sistema della Photosonic guitar è già stato presentato proprio a Genova lo scorso dicembre – spiega Julyo – ed è piaciuta moltissimo questa traduzione dei suoni degli strumenti a corda in colori, a seconda delle sfumature delle note, alte o basse, e del ritmo, veloce o lento. E ora, in accordo con il mio amico Kahata, spero che la gente si appassioni anche all’IBVA, questo particolare lettore dei pensieri, pensieri che, proprio come le note, si trasformano in suoni e colori, rendendo questa sorta di concerto multimediale veramente qualcosa di unico”. Assomiglia un po’ alle tecniche che si applicano alla macchina della verità, e quindi è particolarmente affascinante. Ma il sistema, rielaborato da Julio e Masahiro, in sé esiste da sempre in natura. “Lo ha spiegato bene uno scienziato francese, Jacques Derdon, definendolo “sintesi fotosonica”. Tutto l’universo è una forma d’onda, e il rapporto tra vibrazioni e colori è naturale. E anche il pensiero, come le note, ha le sue vibrazioni, per cui si può facilmente tradurre in colore anche la trasmissione delle onde che si propagano mentre dal nostro cervello parte la formulazione di un pensiero”. Saranno i concerti del futuro, è facile prevedere, queste performance combinate di Photosonic e IBVA. Già ora, le esibizioni di Julyo sono sempre grandi successi e i giovani,soprattutto, ne sono entusiasti. A Tokyo come a New York, in Germania come in Gran Bretagna, a volte da solo e a volte con altri chitarristi. Per questo genere di concerti – spiega ancora Julyo – ci vuole una musica d’ambiente, va bene Moby come vanno bene alcuni acustici dei Pink Floyd, mentre per ora non è prevista la ‘colorizzazione’ delle voci, ma ci arriveremo. E mentre suoniamo, si proiettano i colori corrispondenti alle note emesse su un grande schermo, un lenzuolo, una parete, sui visi stessi degli spettatori. Per l’IBVA, poi, possiamo accettare che salga sul palco qualche volontario, per far vedere colori e forme dei suoi pensieri.”. Davvero qualcosa di rivoluzionario, destinato a cambiare il modo di fare spettacolo. Ma conosciamolo un po’ meglio, questo ventottenne genovese di Manhattan, che dice di “vivere bene ovunque mi senta in sintonia”. Sintonia, note, suono, sono parole che lui conosce già praticamente in fase di allattamento: nasce a Boccadasse, da una madre concertista, da cui ovviamente apprende le prime note ai primi vagiti. Poi studia al Conservatorio e al Liceo Scientifico, e poco prima dei diciotto anni, già imbevuto di musica alla grande,comincia a fare il globetrotter. Va a Boston, dove si diploma in performancer & film scoring (compositore cinematografico, in sintesi), poi continua viaggiare, in America, Giappone, Europa del Nord. Si ferma, si fa per dire visto che è in continuo movimento, a New York qualche anno fa: qui, oltre a fare concerti, lavora come compositore della rete televisiva NBC (prepara musiche per documentari e talk show) e torna nella sua Genova solo sporadicamente, anche se non nega un forte legame con la sua città d’origine. Da dove, certo non a caso, ha scelto di lanciare i nuovi rivoluzionari sistemi di performance, che saranno gli eventi del futuro. Suoni e pensieri a colori. Davvero una sorta di magia… PER SAPERNE DI PIU’: Link: www.julyo.com www.ibva.com http://julyo.blogspot.com/
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