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Archeologia musicale, anno terzo. Dopo l’esordio nel 2005 e la conferma del 2006, anche in questo 2007 torna il Festival della Musica Classica Genovese. Dopo l’assaggio della Notte dei Musei, il 19 maggio scorso, il calendario “sciolto” comincerà sabato 23 giugno 07 alle ore 21, nel Salone di Rappresentanza al piano nobile di Palazzo Doria Tursi (via Garibaldi 9). Una location che ben sintetizza lo spirito della manifestazione ideata dal Prof. Paolo Erasmo Mangiante (NELLA FOTO), presidente dell’Associazione Arte e Musica nelle Dimore Genovesi, finanziata con 40mila € dalla Fondazione San Paolo e organizzata in collaborazione con il Comune di Genova e la Fondazione De Ferrari De Vega. “Questo -spiega Mangiante- è un ulteriore passo verso il recupero di un patrimonio troppo spesso sottostimato, quell’antica civiltà musicale genovese, oggi quasi del tutto sconosciuta, ma un tempo eseguita di norma in capitali della musica come Napoli, Firenze, Venezia, Parigi, Londra, Dublino e Vienna. Grazie al Festival, questa realtà può finalmente essere nota anche al grande pubblico, valorizzando l’attività di tanti appassionati che fino ad oggi si sono impegnati in laboriosi recuperi, spinti unicamente dalla passione per questo genere di musica”. Sfruttando l’ottima acustica del palazzo municipale, il Collegium Pro Musica (www.collegiumpromusica.com) diretto dal Maestro Stefano Bagliano sarà quindi impegnato nel concerto “La Musica Strumentale nella Superba e nella Serenissima”, seguendo un’interessante doppio binario. Da una parte brani dal repertorio dei concerti celeberrimi di Antonio Vivaldi (1678-1741), dall’altra quello molto meno noto, almeno in epoca moderna, di Giovanni Antonio Guido (1660-dopo 1733), epigono genovese, tra i maggiori violinisti italiani a cavallo tra 600 e 700, seguace degli Arcadi della Colonia Ligustica. Anche Guido, infatti, sull’onda della cultura pastorale che all’epoca veniva ripresa con successo in tutta Europa, si cimentò nelle “Quattro Stagioni dell’Anno”, qui riscoperte e proposte al pubblico. Usando rigorosamente strumenti d’epoca, si cimenteranno con gli spartiti: Stefano Bagliano, flauto e direzione; Federico Guglielmo, violino; Lorenzo Cavasanti, flauto; Barbara Ferrara e Kathy Elkin, oboe; Dana Karmon, fagotto; Roberta Pietropaolo e Valerio Giannarelli, violini; Marco Diatto, Viola; Alberto Pisani, Violoncello; Federico Bagnasco, Violone; Lorenzo Feder, Clavicembalo. Tutti i concerti sono ad ingresso libero e gratuito.