PLIOCENIC CITY 2 nuove vetrine nella Sala di Paleontologia UNA STORIA LIGURE (DALL’EOCENE AL PLEISTOCENE) e SOTTO LE VIE DEL CENTRO DI GENOVA. Il progetto delle nuove vetrine della Sala di Paleontologia nasce dalla collaborazione instaurata con alcuni docenti di Scienze della Terra del Dip.Te.Ris. (Dipartimento per lo studio del Territorio e delle sue Risorse – Università di Genova): si è voluto offrire alla città uno strumento di scoperta della storia geologica della nostra regione vista come preambolo e substrato della storia degli uomini, che da essa è stata ed è fortemente condizionata. La storia delle popolazioni liguri si configura come un interscambio tra mare e terra, tra vie del mare e vie dei monti verso la Pianura Padana e oltre. Altrettanto si può dire per la storia geologica della Liguria, che racconta una continua interazione tra ambiente marino ed ambiente terrestre, una geografia in continuo cambiamento con bacini marini dove ora c’è la terraferma e viceversa, linee di riva che avanzano ed arretrano. Testimoni di questa complessa ma affascinante storia sono i resti fossili degli organismi, che hanno popolato gli antichi ambienti dell’area ligure lungo un arco di tempo di circa 48 milioni di anni. Il nuovo allestimento presenta quindi un rapido viaggio nel tempo geologico della Liguria attraverso le principali aree fossilifere della regione. Si parte così dal mare eocenico (48-40 milioni di anni fa) di Capo Mortola con le barre sommerse costruite dall’accumulo di piccoli gusci calcarei e si prosegue nell’Oligocene (30-27 milioni di anni fa) dell’entroterra savonese col passaggio da lussureggianti foreste tropicali ad un mare basso ricco di coralli e molluschi. Proseguendo nel tempo ci si sposta sull’attuale costa nel Finalese dove, in un golfo riparato e frequentato dagli squali, miriadi di organismi con scheletri calcarei costruivano le “meraviglie” della miocenica Pietra di Finale (23-16 milioni di anni fa). Si percorre quindi l’arco ligure di Ponente fino al Genovesato per cercare le conchiglie nelle marne e nelle sabbie plioceniche (23-16 milioni di anni fa) e si arriva, infine, alle grotte pleistoceniche della Riviera di Ponente abitate dall’uomo e dall’Orso delle caverne mentre si alternavano periodi glaciali ed interglaciali (1,8-0,01 milioni di anni fa). Anche nell’area urbana genovese, sotto le vie che percorriamo quotidianamente, dalle marne plioceniche di circa 5-4 milioni di anni fa emerge, grazie ai fossili, l’immagine di un sorprendente ambiente di mare tropicale, ricco soprattutto di molluschi e abitato da antichi sirenidi, mammiferi acquatici molto simili agli attuali dugonghi. Le aree urbane solo recentemente hanno cominciato a costituire oggetto di ricerca, ancora in larga misura insolita per gran parte delle scienze geologiche (Geologia urbana). Spesso chi passeggia per il centro storico, o sale sulle alture per godersi il panorama della nostra città, non conosce le ragioni che hanno spinto i primi abitanti a scegliere questi luoghi per loro stabile dimora. Le caratteristiche geomorfologiche del territorio genovese hanno in realtà fortemente determinato lo sviluppo della città, il cui perno fu, all’origine e per lungo tempo, l’insenatura naturale del Mandraccio. Il primo nucleo sorse, infatti, in età pre-romana sul Colle di Castello su di una spianata morfologica di origine marina, dalla quale si poteva tenere sotto controllo tutto il porto naturale, la sua spiaggia ed il tratto di mare che va da Portofino fino a Capo Noli. Le testimonianze di questi primi stadi di sviluppo della città sono custodite dal sottosuolo, come ben documenta la stratigrafia studiata nell’area del sottopasso di Caricamento. Con il passare del tempo la città si sviluppò sempre più occupando e bonificando anche le zone più depresse ed inospitali, fino a lambire le due piane costiere costruite dai Torrenti Bisagno e Polcevera. Le testimonianze geologiche e geomorfologiche hanno così permesso di ricostruire, come in un teatro, la scena su cui si è svolta la trama delle attività umane che sono documentate nel Museo Civico di Archeologia Ligure di Pegli. Museo di Storia Naturale “Giacomo Doria” Via Brigata Liguria, 9 16121 Genova 010 564567 – 582171 fax 010 566319 www.museodoria.it e-mail : museodoria@comune.genova.it Orario: Mar-Ven 9-19 Sab Dom 10-19 Lun chiuso
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