NELLA FOTO: i responsabili tecnici del Cantiere: In prima fila: Maurizio Bandettini; Massimo Mancini; Ernesto Mor In seconda fila: Gianni Bozzo; Maurizio Galletti; il geometra Vatteroni Giovedì 5 Ottobre 06 il Cantiere della futura Biblioteca Universitaria e seconda Mediateca d’Italia, situata nell' Ex Albergo Colombia di Piazza Acquaverde ha svelato le sue forme. A più di tre anni dall’inizio dei lavori, datato 2003, le stanze della futura Biblioteca sono infatti state aperte per ospitare la visita del Sindaco di Genova Giuseppe Pericu , accompagnato dagli Assessori competenti, del vice Presidente della Regione, del Sopraintendente ai Beni Monumentali ed Artistici della Liguria Liliana Pittarello, di rappresentanti del CIV. A fare da Cicerone, l’intero staff tecnico composto dall’Arch. Gianni Bozzo, direttore dei Lavori; l’Arch. Giorgio Mor (foto), progettista; l’Arch. Maurizio Galletti, RUP (Responsabile Unico del Procedimento) e attuale sovrintendente ai beni culturali di Roma; Maurizio Bandettini (foto) e Massimo Mancini (foto), imprenditori edili vincitori dell’appalto con le rispettive Impresa Mancini s.r.l. di Roma (393/3338205) e Bandettini Costruzioni s.r.l. di Roma (06/9746532) e componenti insieme alla Elettrodinamica Siel Spa di Ernesto Cauvin (foto) della Ati (Associazione Temporanea di Imprese) creata per l’esecuzione dell’opera. “I lavori –come ha spiegato Bozzo- sono cominciati nel 2003 e dovrebbero terminare nell’estate del 2007”. A quel punto, l’edificio sarà pronto per una ulteriore fase di arredamento ed allestimento. Agli 11 milioni di euro provenienti dai fondi del Ministero per le Attività Culturali e dal gioco del Lotto, se ne aggiungeranno così ulteriori 8-8,5, per un costo totale dell’opera intorno ai 20 milioni di euro. La nuova Biblioteca Universitaria sarà del resto una delle strutture più grandi d’Italia nel suo genere, la seconda mediateca della Penisola, con circa 4000 mq suddivisi su cinque piani, nell’edificio a forma di ferro di cavallo e dotato di una grande terrazza a piano attico destinata a un Roof Garden. “Al primo e all’ultimo piano della struttura Liberty –spiega Massimo Mancini- sorgeranno un bar ed un ristorante, con relativa struttura di cristallo al piano panoramico”. Innovazioni che si integreranno con un restauro che ha seguito rigorosamente criteri filologici. “Dagli infissi in legno delle finestre al cemento Hennebique, dagli stucchi ai bassorilievi, ai soffitti del piano terra –spiega infatti Maurizio Galletti- abbiamo cercato di mantenere e recuperare quanto più possibile le componenti originarie dei primi del Novecento”. Una volontà che si può già intravedere, benché i restauratori (foto) e gli operai siano ancora alacremente all’opera. Il secondo, il terzo e il quarto piano saranno poi prettamente dedicati allo studio e ai libri. I volumi, veri protagonisti dell’intera opera, saranno conservati per metà nei magazzini sotterranei che costeggiano via San Giovanni di Prè, per metà sui canonici scaffali a vista, per un totale di circa 500mila tomi. “Ai piani –spiega Maurizio Bandettini- abbiamo ripristinato l’unità degli spazi, violata dalla precedente destinazione ad albergo dell’edificio”. INFORMAZIONI
- “Impresa Mancini s.r.l.” di Roma: tel. 393/3338205
- “Bandettini Costruzioni s.r.l.” di Roma: 06/9746532
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