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Il 24 maggio, alle ore 21.00, in Piazza dei truogoli di Santa Brigida
la libreria di viaggi “Finisterre”, insieme al consorzio “Vivere santa Brigida”, presenta due grandi autrici africane, già ospiti del Salone del libro di Torino, che saranno intervistate da Ginni Gibboni.
Sindiwe Magona è nata nel Transkei e cresciuta nei duri sobborghi di Città del Capo nel periodo della segregazione razziale. Il suo impegno politico,sostenuto a costo di notevoli sacrifici, è stato riconosciuto solo nel 1976, quando è entrata a far parte del tribunale internazionale dell’ONU per i crimini contro le donne e quando è risultata fra le finaliste del Woman of the Year Award.
Convinta del potere della scrittura, con il suo libro “Da madre a madre”, ha contribuito alla crescita democratica del suo paese, affrontando, nel nome di un’armonia razziale e sessuale e con il coraggio della verità, il dramma delle madri africane nel periodo più negativo per il Sud Africa.
Sindiwe Magona oggi presenta “Guguletu blues”, una raccolta di racconti di autrici esordienti della township di Guguletu, ai margini di Capetown, che Magona ha coordinato in un laboratorio “terapeutico”. Il progetto è realizzato in lingua Xhosa, uno dei maggiori dialetti originari, una lingua viva e da salvare, perché non subisca la stessa sorte delle lingue degli schiavi neri. Un’esperienza che lei definisce una “chiamata alle armi per i compagni africani”, quest’impegno di salvare la lingua madre per salvaguardare le identità.
Tsitsi Dangarembga è nata nella Rodesia coloniale, emigrata bambina in Inghilterra, è tornata nel ’65 nel suo paese dove si è laureata in psicologia. E’ autrice di opere teatrali, racconti e regista cinematografica.
“La nuova me” è il suo primo romanzo, di cui Doris Lessing ha scritto: “Molti bei romanzi scritti da uomini sono venuti fuori dall’Africa, ma pochi scritti da donne nere. Questo è il romanzo che aspettavamo….diventerà un classico”. Ed infatti lo è diventato, tanto da essere inserito fra i 12 più importanti libri africani del XX secolo. E’ la storia, raccontata in prima persona, di Tambu, una giovane dello Zimbabwe, e della sua lotta per affermarsi come donna e come nera, senza rinunciare alle sue origini ed alla sua identità.
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