Dopo il grande successo riscosso dalla mostra dedicata a Gianna Ciao, prorogata fino alla scorsa settimana, ancora tempo di vernissage presso la Galleria Artrè Bruna Solinas Arte Contemporanea di Genova (piazza delle Vigne 28r, 010/2514448). Terzo tassello della trilogia iniziata con Rodolfo Vitone e proseguita con Gianna Ciao è il grande Andrè Verdet (con Bruna Solinas nella foto), protagonista di “Meteore”. La mostra si inaugurerà giovedì 22 febbraio 07 alle ore 18. “Spirito creativo a 360 gradi –dice la critica d’arte e curatrice della mostra Viana Conti- è uno dei più alti e geniali esponenti del Novecento critico-poetico-pittorico francese, nonché interprete ed esteta del pensiero mediterraneo”. La mostra, ideata, programmata e promossa dall’arch. Bruna Solinas accanto alla stessa Gianna Ciao, amica del maestro Verdet, ha il patrocinio del Centro Culturale francese Alliance e la collaborazione speciale di Danièle Roux Noël. Per l’occasione verrà pubblicato un catalogo con foto a colori e testi di Gianna Ciao, Bruna Solinas e Viana Conti. La personale si articola su una selezione di 14 opere e una litografia firmata, datata 1983, a bassa tiratura, di Bill Wyman, il mitico batterista dei Rolling Stones, amico di André Verdet e Gianna Ciao. “Le opere –continua Viana Conti- forme archetipiche, mitiche e realiste insieme, che sono patrimonio della personalità dell’autore, della profondità arcaica del suo essere e del suo sentire per immagini, appartengono alla produzione che dal Paysage spatial del 1959 arriva, attraverso i collage-acrilici e i Tableaux Lumières Plastiques degli anni Sessanta e Settanta in particolare, alle Cosmogonie degli anni Novanta. Sono anche presenti quei suoi Visages Sacrifiés che danno dolorosa testimonianza del suo internamento ad Auschwitz e Buchenwald, in quanto ebreo ed eroe della resistenza. Le sue poesie come i suoi quadri, le sue tecniche miste, le sue sculture-ceramiche non sono narrativi, sono anzi l’eclisse della narrazione, perché arrivano direttamente, senza passare dai labirinti dell’intelletto e della psiche, nel territorio intangibile del mito e dell’origine. Maestro, evocatore di mistero sia nell’arte che nella poesia, André Verdet alimenta un immaginario teso nel confrontare la realtà della vita e della morte, la fisicità della materia, la forza della natura, con i fantasmi della notte e gli idoli della cultura classica mediterranea: in questo sta la sua grandezza”. Forgiatore di forme e di parole, ideatore dell’assoluto in poesia, pittura, scultura-ceramica, musica, rappresenta una figura totale d’artista. Come tale non poteva non vivere la dimensione materialista della sua epoca. Orari: 15-19, lunedì-sabato. INFORMAZIONI: 010/2514448
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